Gli istituti di credito, grazie alla garanzia resa dello Stato varata con il decreto Liquidità, potranno finanziare fino a 25 mila euro le imprese e i professionisti, senza effettuare l’istruttoria bancaria. Vengono semplificate le procedure per accedere al Fondo centrale di garanzia messo a disposizione per le piccole e medie imprese al fine di ridurre al massimo i tempi di attesa per l’erogazione della liquidità utile alle imprese italiane per ripartire a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Queste misure straordinarie si applicheranno fino al 31 dicembre 2020.
L’articolo 13 del Decreto Liquidità con il potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI crea una via di accesso ai finanziamenti semplificata per MPMI, lavoratori autonomi e professionisti: vi è la possibilità di ottenere dei prestiti garantiti dallo Stato al 100% e senza procedura di valutazione.
Micro, Piccole e medie imprese, inclusi lavoratori autonomi e professionisti titolari di partita IVA, per accedere al prestito fino a 25.000 euro, devono rispettare i seguenti limiti e requisiti:
• la durata massima del finanziamento deve essere 6 anni;
• l’importo richiesto non può superare il 25% dei ricavi del beneficiario (in base all’ultima dichiarazione dei redditi o all’ultimo bilancio depositato), ovvero, nel caso di soggetti beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019 da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000;
• il rimborso del capitale decorre non prima di 18/24 mesi successivi all’erogazione del prestito.
E’ altresì previsto un periodo di 24 mesi di preammortamento, periodo nel quale, cioè, verrà rimborsata solo la quota interessi, rinviando la quota capitale.
Per tutte le operazioni del Fondo di Garanzia, fino al 31 dicembre 2020, l’accesso è gratuito.
Per i finanziamenti fino a 25.000 euro è comunque previsto un tasso di interesse, anche se basso, rapporto al Rendistato con una maggiorazione dello 0,2% (si può stimare un valore tra 1,2 e 2%).
Sono da considerarsi i seguenti vincoli:
• Divieto, per le imprese beneficiarie, di distribuzione dividendi o riacquistare proprie azioni nel corso del 2020.
• Clausola made in Italy, cioè l’impresa beneficiaria dovrà usare il finanziamento solo per attività localizzate in Italia.
Per i finanziamenti fino a 25.000 euro, non ci sarà valutazione del merito di credito del beneficiario.
Verrà valutata la struttura economica-finanziaria dell’azienda con esclusione della valutazione andamentale, che è quella relativa agli ultimi sei mesi quindi quella che più può risentire della crisi in corso.
Infatti, seppur con un’istruttoria semplificata, la banca, dopo aver ricevuto il modulo di richiesta, deve:
- verificare che il richiedente sia un soggetto esercente attività di impresa o di lavoro autonomo con partita IVA, rientrante nella definizione “europea” di PMI, allargata in questo caso alle imprese con un numero di dipendenti tra 250 e 499;
- acquisire l’ultimo bilancio depositato o l’ultima dichiarazione fiscale presentata dal richiedente, per verificare che l’ammontare dei ricavi (compensi, per i liberi professionisti) sia superiore a 100.000 euro o, se inferiore, sia comunque superiore al quadruplo del finanziamento richiesto (per i richiedenti costituiti dopo il 1° gennaio 2019 il bilancio e la dichiarazione possono essere sostituiti da apposita autocertificazione ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 prevista nell’ambito del modulo messo a punto dal MISE);
- verificare che il richiedente non presenti esposizioni classificate come “sofferenze” ai sensi della disciplina bancaria;
- verificare che il richiedente non presenti esposizioni nei confronti del soggetto finanziatore classificate come “inadempienze probabili” o “scadute o sconfinanti deteriorate” ai sensi della disciplina bancaria; oppure, nel caso in cui le presenti, verificare che tale classificazione non sia precedente alla data del 31 gennaio 2020.
I soggetti interessati possono accedervi utilizzando il modulo di richiesta di garanzia fino a 25.000 euro da compilare e inviare il modulo per e-mail alla banca, che dovrà concedere il finanziamento. Non è necessario utilizzare un indirizzo di posta certificata.