Il c.d. Decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale interviene in maniera “sostanziale” nel mondo del terzo settore.
Il secondo comma dell’articolo 14 contiene un differimento al 31.05.2021 del termine indicato dall’articolo 101, comma 2, del codice del terzo settore (D.Lgs. 117/2017), fino ad ora fissato al 31 marzo prossimo, per l’adeguamento, con i quorum costitutivi e deliberativi della assemblea ordinaria, degli statuti delle Onlus, Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale ai contenuti obbligatori fissati dal citato codice.
Ciò fa presumere che, prima di tale data, potrebbe non essere attivato il Registro unico nazionale del terzo settore (Runts) così come previsto per il 21 aprile.
Viene anche riconosciuto un fondo straordinario di cento milioni di euro a sostegno degli enti del terzo settore.
Gli Enti non profit con partita Iva potranno ricevere, per l’attività commerciale svolta, un contributo a fondo perduto nel rispetto di determinati requisiti . Nel calcolo del fatturato si dovrà fare riferimento solo all’attività commerciale svolta. Nessuna incidenza avranno i c.d. proventi istituzionali.
Per accedere al contributo l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 deve essere inferiore di almeno il 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 con riferimento alla data di cessione dei beni o della prestazione di servizi.
Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti definiti dal decreto.
L’istanza deve essere presentata a pena di decadenza entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa; le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto informativo, i termini di presentazione e ogni altro elemento necessario all’attuazione della disposizione in esame sono definiti con provvedimento del Direttore della Agenzia delle entrate.