Le cooperative, in particolar modo nei territori meno sviluppati e con più elevato numero di persone disagiate, possono creare occupazione e svolgere pertanto portante ruolo economico e sociale nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU.
È ciò che è emerso nel Rapporto dell’Ocse “Dimensione territoriale della produttività nelle cooperative italiane” presentato al Mise il 30 marzo scorso. In particolare, “è emerso come le cooperative, al pari delle altre imprese, stanno subendo le conseguenze derivanti dal Covid, tra cui il calo dei fatturati e la riduzione delle opportunità di finanziamento. Per fronteggiare queste sfide è pertanto necessario adottare misure di sostegno tempestive per garantire una continuità nella loro attività economica e salvare posti di lavoro nel breve termine. Negli anni le Cooperative hanno, infatti, svolto una funzione anticiclica e grazie anche all’innovazione e al digitale emerge grande capacità di rilancio e resilienza.
Il rapporto dell’OCSE indica come le scelte di localizzazione delle cooperative nei territori meno sviluppati del nostro Paese abbiano consentito di creare occupazione, svolgendo anche un importante ruolo economico e sociale. Inoltre, per favorire il potenziamento della produttività delle cooperative italiane verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile, un ruolo importante lo avranno le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan”.
Sono stati presentati anche gli studi di fattibilità sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa condotti dal Mise-Invitalia, come contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, da cui è emersa “la centralità del movimento cooperativo, e in particolare delle esperienze di imprenditoria sociale, nel promuovere dinamiche di crescita socio-economica inclusive, sostenibili e attente all’impatto sul clima, sulla salute e sull’equità sociale”.
Fonte: Comunicato stampa Invitalia