L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente inflitto una sanzione di 8 milioni di euro al Gruppo GLS per pratiche commerciali scorrette legate al programma di sostenibilità ambientale “Climate Protect”. L’indagine ha rivelato che le dichiarazioni ambientali della società erano ambigue, non verificabili e spesso ingannevoli, portando a una violazione delle normative a tutela di consumatori e microimprese.
Questo caso rappresenta un campanello d’allarme per tutte le imprese che intendono costruire un’immagine di sostenibilità senza una base solida, trasparente e misurabile. Fare sostenibilità significa assumere un impegno reale, basato su dati scientifici e su standard riconosciuti, non un’operazione di facciata per attrarre clienti.
Lezioni dal caso GLS
L’AGCM ha accertato che GLS ha imposto ai propri clienti abbonati di aderire al programma “Climate Protect” e di pagare un contributo economico per ottenere un certificato di compensazione delle emissioni di CO2. Tuttavia, il contributo non era basato su una verifica trasparente dei costi del programma, mentre i clienti di grandi dimensioni venivano esonerati dal pagamento. Inoltre, GLS ha incassato contributi maggiori rispetto ai costi sostenuti per attuare il progetto, utilizzando dichiarazioni ambientali che si sono rivelate poco chiare e non verificabili.
Il problema? Oltre a riversare tutti gli oneri economici sui clienti, le certificazioni di compensazione delle emissioni rilasciate risultavano ingannevoli e prive di un’effettiva trasparenza. L’AGCM ha quindi riscontrato una pratica commerciale scorretta, in violazione del Codice del Consumo.
L’importanza di un impegno autentico nella sostenibilità
Il caso GLS dimostra che la sostenibilità non può essere utilizzata come semplice leva di marketing. L’attenzione dei consumatori e delle imprese verso le tematiche ambientali è sempre più alta e, di conseguenza, cresce il rischio di greenwashing se l’impegno ambientale non è supportato da azioni concrete e verificabili.
Per evitare questi errori, le aziende devono:
- Dichiarare solo ciò che possono dimostrare, basandosi su dati verificabili e standard di rendicontazione riconosciuti.
- Evitare di scaricare i costi della sostenibilità esclusivamente sui clienti, ma assumersi la responsabilità degli investimenti necessari.
- Essere trasparenti nella comunicazione, fornendo informazioni chiare, specifiche e inequivocabili sulle iniziative ambientali.
- Integrare la sostenibilità nel modello di business, adottando standard rigorosi di misurazione e valutazione dell’impatto ambientale e sociale.
Il ruolo delle Società Benefit: lo scopo duale come garanzia di impegno
Un modello che garantisce un approccio serio e strutturato alla sostenibilità è quello delle Società Benefit. Queste imprese si distinguono per avere uno scopo duale, ovvero la creazione di valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. L’impegno alla sostenibilità è vincolante dal punto di vista giuridico e deve essere misurato e rendicontato attraverso standard riconosciuti.
A differenza di semplici dichiarazioni di responsabilità sociale, le Società Benefit:
- Integrano nella loro governance un impegno formale alla creazione di impatto positivo.
- Devono rendicontare annualmente i loro risultati di sostenibilità in una relazione d’impatto.
- Adottano standard scientifici e misurabili per monitorare e migliorare continuamente le loro performance ambientali e sociali.
- Attivano innovazioni concrete nella propria attività economica per generare impatti intenzionali, addizionali e misurabili.
Questo approccio assicura che la sostenibilità sia una strategia di lungo periodo e non una semplice operazione di immagine.
Conclusioni
Il caso GLS rappresenta un esempio chiaro di come una gestione superficiale della sostenibilità possa trasformarsi in un danno reputazionale e legale. Oggi, più che mai, le imprese devono adottare un approccio serio e responsabile alla sostenibilità, facendo affidamento su dati concreti, trasparenza e standard riconosciuti.
La sostenibilità autentica non è un costo, ma un’opportunità per costruire fiducia, innovazione e vantaggio competitivo. Le Società Benefit dimostrano che esiste un modello giuridico e strategico per integrare questo impegno in modo vincolante e misurabile.
Fonte:https: AGCM